29 luglio 2015

Qualcuno ha preso credito per il mio lavoro: che si fa?

Ho avuto una idea e qualcun'altro la ha rivenduta come propria. 
Oppure, ho fatto un lavoro e qualcuno si è preso i meriti. 
Come è meglio gestire queste situazioni ?

Un bell'articolo che riassumo per sommi capi:

How to Respond When Someone Takes Credit for Your Work

25 marzo 2015

"una storia è tutto" - Kevin Spacey sullo storytelling

Cosa fa Kevin Spacey al Content Marketing World
Parla di storytelling, e, da inteprete di copioni, ha le idee piuttosto chiare. 
Qui il video completo, a seguire alcuni estratti.
La storia è tutto. E' nostro dovere raccontare storie migliori.

6 marzo 2015

Come dire "non hai capito niente" in modo elegante (ed efficace)

Ci sono quelle situazioni in cui qualcuno proprio non capisce (o non vuol capire) ciò che si sta cercando di spiegare. In base al contesto si passa dal "non hai capito niente, sei un cretino" a formule più eleganti, ma il rischio è di perdere in efficacia.

Se io dico

l'iniziativa X deve essere rivista alla luce dei fattori 1 e 2 ed adattata nei tempi e nelle modalità
e qualcuno mi risponde che 
allora siamo d'accordo che possiamo dare via all'iniziativa X
che c'è qualcosa che non va è evidente. Che fare ? Darla vinta e dichiararsi d'accordo con il riassunto o irrigidirsi e sputare un "ma non hai capito un tubo!" ? Sarebbe partita persa in ogni caso.

18 ottobre 2014

Le regole di Schmidt per le email

Di comunicazione via email ne ho già parlato; quando Ferrari ha deciso di regolamentare l'utilizzo delle email con alcune (per me bizzarre) restrizioni ho fatto qualche riflessione e proposto un personale quasi-decalogo per un buon utilizzo della comunicazione via email. Della quale, ribadisco, sono un grande sostenitore. 

Di recente è spuntato fuori un altro quasi-decalogo, da parte di Eric Schmidt, CEO di Google. 

Anche lui, ha detto le sue nove regole di utilizzo:

Time: 9 Rules For Emailing From Google Exec Eric Schmidt

4 ottobre 2014

La comunicazione non funziona (se non per caso)

Il professor Osmo Antero Wiio, nato in finlandia nel 1928 è stato un attento osservatore e ricercatore della comunicazione umana. Durante la sua vita è stato professore universitario e parlamentare, ha pubblicato svariati libri ed articoli su svariati argomenti, compresi tecnologia, società, politica. 
E' famoso sopratutto per l'aver formulato le "Leggi di Wiio" sulla comunicazione:

1. La comunicazione generalmente fallisce - se non per caso
Corollari:
- Se la comunicazione può fallire, lo farà
- Se la comunicazione non può fallire, malgrado tutto lo farà
- Se la comunicazione sembra funzionare nel modo ipotizzato, evidentemente si è ipotizzato male.
- Se sei convinto che la comunicazione stia andando nella direzione giusta per funzionare, vuol dire che la comunicazione è nella giusta direzione per fallire.

9 settembre 2014

Ho lasciato il telefono a casa!

Riassunto: Sono stato una settimana completamente scollegato da internet. E' stato bello, ed un giornalista americano la pensa come me. Andrebbe fatto regolarmente.

Ad Agosto ho passato una settimana senza smartphone, in montagna, in una baita isolata, senza connessione ad internet. A camminare su sentieri dolci ed a volte impervi tutto il giorno, con uno zaino sulle spalle. Famiglia (cane compreso) al seguito. Al contrario della altra settimana di vacanza al mare in cui non ho voluto scollegarmi da tutto, questa è stata una vera vacanza.

30 luglio 2014

Concentrarsi nell'era della distrazione

"uh, com'è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno fanno rumore"
(F. Battiato)
Certe volte concentrarsi è un'impresa. Gli accorgimenti per riuscirci sono dozzine e per la prima volta li ho trovati tutti in una singola illustrazione: 

Sono riportati tutti quelli che ritengo importanti:
- al mattino definire le cose più importanti da fare oggi (e possibilmente non aprire email o browser finché non sono state fatte)
- lasciare da parte lo smartphone di tanto in tanto e definire zone senza internet (io dall'inizio dell'anno non ammetto più lo smartphone in camera da letto
- leggere (per me su carta) prima di andare a dormire
- usare carta e penna (a scrivere a mano si ritengono più informazioni) e lasciare il PC da parte quando non serve 

6 luglio 2014

Come apparire intelligenti nelle riunioni

Mi ha fatto sorridere questo articolo. E' da prendere come semiserio, ma pure contiene qualche verità (non per forza applicabile sempre e comunque):

10 tricks to appear smart during meetings di Sarah Cooper
  1. Disegnare un Diagramma di Venn alla lavagna
    Come questo a destra che avevo fatto diverso tempo fa (chissà come devo essere sembrato intelligente, allora).
    "non importa se non è accurato, anzi, meno è accurato e meglio è. Gli altri da subito cercheranno di mettersi d'accordo su quali siano le etichette giuste e quanto i cerchi dovrebbero essere grandi"

29 giugno 2014

Come parlare in modo che la gente ascolti

Si parla e l'altro non ci ascolta. Oppure qualcuno parla e si fa una gran fatica a prestare attenzione. Suona familiare ? Come mai succede ? Ce lo spiega Julian Treasure in un (manco a dirlo) efficace TED talk. 

Ci sono sette "peccati capitali" nel parlare: 
  1. spettegolare
  2. giudicare
  3. negatività
  4. lamentarsi
  5. accampare scuse
  6. esagerare
  7. dogmatismo, non mettere in discussione le proprie opinioni

27 maggio 2014

Come leggere un libro

C'è leggere e leggere. C'è mia figlia che sta imparando e legge lettera per lettera e declama la parola quando incontra uno spazio. C'è il 47% degli italiani che sa leggere, ma che pur leggendo non è in grado di capire il senso di quello che legge (fonte). C'è chi porta un libro in vacanza d'estate per svago, chi legge per studio, chi dà un'occhiata al giornale al bar o quelli a cui capita di dover leggere un documento prima di una riunione. 
A me piace leggere e leggo spesso. Già tantissimo tempo fa avevo letto qualcosa sulla lettura veloce, imparando ad andare più rapido. Se mi fosse stato domandato "pensi di saper leggere efficacemente un libro?" avrei risposto che si, certamente. Di recente però ho letto "How to read a book" di M.J. Adler e C. Van Doren, e mi sono reso conto di avere avuto diverse lacune, specie nel metodo di lettura, prima di leggere questo libro. E quindi forse avrei dovuto rispondere "spero di si", alla ipotetica domanda precedente.

Ci sono quattro "livelli di lettura":

  • Lettura Elementare
  • Lettura Esplorativa (Inspectional)
  • Lettura Analitica
  • Lettura Sintopica o Comparativa

29 aprile 2014

La riunione, quella perfetta: esiste ?

Le riunioni possono essere un momento di grande produttività, possono servire a prendere decisioni condivise di grande importanza, possono essere un momento di motivazione collettiva e confronto. Ma diciamola tutta: possono anche essere uno sfacelo. Chi non è mai stato in una riunione e ad un certo punto ha avuto la sensazione o la certezza di star perdendo del tempo ? O la sicurezza della inconcludenza della riunione stessa ? O si è chiesto Cosa ci faccio io, perché sono qui ? O ancora Di cosa diavolo stiamo parlando ?

Eppure riunioni ne facciamo tante, probabilmente anche troppe. Di chi è la colpa per il tempo perso ? Cosa possiamo fare per migliorare la produttività in quelle occasioni ?
C'è da evitare il conflitto d'interessi, da stabilire una agenda dei punti di discussione, da invitare le persone giuste tenendo il numero al minimo, occorre guidare la riunione stessa e fare in modo da non perdere il filo, insomma gli elementi sono tanti.

Che fanno in questo senso i numeri uno di aziende di successo ? Ce lo dice Drake Baer (@drake_baer) in questo articolo che è stato ripreso da più testate:

23 marzo 2014

L'arte di comunicare secondo Cicerone

Se c'è qualcuno che di comunicazione se ne intende, quello è Marco Tullio Cicerone. 

Se qualcuno scrive qualcosa sull'arte di parlare più di duemila anni fa e quello che scrive non solo non cade nel dimenticatoio, ma resta ancora attuale a rileggerlo, penso valga la pena prestare un po' di attenzione a questi insegnamenti, che riporto:

Cosa è un oratore:

16 marzo 2014

La fatica di farsi un'opinione

Io penso che avere un'opinione non sempre sia banale. 
Negli ultimi anni ho sentito e letto di tantissimi che hanno opinioni su moltissime cose, anche su argomenti molto complessi ed articolati. Va bene per il calcio. Va bene avere un'opinione sulla vera ricetta del ragù perfetto, passi anche anche circostanziare il proprio punto di vista su "meglio iPhone o Android".
Ultimamente mi pare che ci sia una deriva della questione: tutti hanno forti opinioni sui più disparati argomenti.

6 marzo 2014

Tecniche (da FBI) per rapportarsi rapidamente con altri

** Attenzione, il contenuto di questo libro è così efficace che il lettore dovrebbe riflettere molto attentamente su come utilizzarlo. L'autore non approva né condona l'utilizzo di queste competenze per fini fraudolenti **
Quando ho letto questo avviso sull'ultima di copertina di questo libro sulle tecniche per stabilire rapidamente un rapporto con chiunque, non sono riuscito a trattenermi e l'ho preso, spinto anche dal fatto che l'autore è stato per 16 anni a capo del programma di analisi comportamentale della divisione controspionaggio del FBI (qualunque cosa questo voglia dire).

Più che giustificare perché l'ho comperato, vorrei riassumere alcuni spunti sicuramente validi che il libro porta, sul come iniziare a parlare e stabilire un rapporto con qualcuno che non si conosce, come fargli abbassare le difese nel parlare e farlo sentire a proprio agio.

7 febbraio 2014

Imparare ad imparare: la tecnica Feynman

Richard Feynman ha un sacco di meriti, oltre il premio nobel per la Fisica. Uno dei tanti è l'aver scritto libri che parlano di Fisica, interessantissimi ed accessibili anche a chi di Fisica non ne capisce proprio nulla. 
Questo non è affatto banale.
E' per questa sua caratteristica che lo adoro: la capacità di spiegare in parole semplici anche i concetti più complessi.

A lui è attribuito un metodo per imparare, noto come "la Tecnica Feynman per imparare", che consiste in quattro semplici passaggi ed assicura di comprendere qualsiasi concetto -e fin qui siamo piu o meno bravi tutti- e riuscire a spiegarlo in parole idealmente a chicchessia - e qui non tutti siamo bravi allo stesso modo e da Feynman abbiamo solo da imparare. 

2 febbraio 2014

Meglio non avere rimpianti


Una infermiera responsabile per le cure palliative in un reparto di malati terminali, dopo aver chiesto ai pazienti in cura, ha compilato una lista dei piu popolari rimorsi prima di morire.
Regrets of the dying
Ecco i piu popolari: non mi sembra abbiano bisogno di nessun commmento, che il post originale comunque riporta.


1. Avrei dovuto avere il coraggio di vivere la vita come avrei voluto, e non secondo le aspettative di altri.

20 gennaio 2014

Piccola guida alle tecniche di manipolazione

Chi non ha mai sognato almeno una volta di riuscire a manipolare gli altri come ogni tanti si vede nei film ? Sogni a parte, e mettendo da parte anche quello che si vede nei film, la manipolazione è una realtà, e conoscerne le dinamiche di massima può essere interessante in più di una situazione. 
Pur non essendo completamente esaustivo, mi è piaciuto questo articolo, di cui riassumo qualche elemento:
A Beginner’s Guide to Managing Manipulation
In linea di principio la manipolazione è una forma di comportamento/comunicazione mirata ad indurre qualcuno a credere a qualcosa, e di conseguenza a comportarsi in un certo modo, che va a vantaggio di chi manipola. 

9 gennaio 2014

Dieci cose da non dire durante una presentazione

Mi è piaciuta tantissimo questa raccolta di dieci cose da non dire/fare durante una presentazione:
10 Phrases Great Speakers Never Say 
Traduco, riporto i punti e ci aggiungo un commento personale al posto del commento originale (con cui spesso sono d'accordo):
 1. Ho il Jet-Lag/sono stanco morto/sono ancora sbronzo da ieri sera.
Non importa a nessuno. O si sta male così male da non riuscire ad essere presenti al luogo della presentazione, altrimenti andare avanti stoicamente. Se la si vuole usare come scusa per una presentazione poco brillante peggio ancora: non si chiede scusa si fa il meglio possibile perché vada bene e il messaggio passi. Aggiungo: bere tanto la sera è una cattiva idea. Bere tanto la sera prima di una presentazione è una pessima idea.

2 gennaio 2014

Come chiedere scusa

Ci sono volte in ufficio, a casa, nella vita in generale in cui si sbaglia e bisogna chiedere scusa. Alle volte si fa fatica, ma ammettere di aver sbagliato o prendersi una responsabilità va fatto certe volte. E, quando ci aiuta a capire come non rifare l'errore, va benissimo. Alle volte non c'è stato nemmeno un errore, ma bisogna chiedere scusa e basta.

Ho letto questo articolo dice quali dovrebbero essere gli ingredienti per delle scuse chieste bene:

17 dicembre 2013

La comunicazione secondo un CEO

Di recente ho partecipato ad un incontro con John Chambers (per chi non lo conoscesse è il CEO di Cisco). Era un incontro informale durante il quale si potevano fare le domande piu disparate. Qualcuno mi ha preceduto con la domanda che più o meno avrei potuto fare anche io:
Sei un grande comunicatore: come hai imparato ?
In effetti Chambers è un vero animale da palcoscenico, con il suo personalissimo stile di parlare, guardare negl'occhi, muoversi, occasionalmente sedersi accanto a qualcuno, e di gesticolare (in questa keynote ad Interop si vede bene ). Ha risposto più o meno così (è quello che ho appuntato, potrei essermi perso qualcosa o non aver capito bene, quindi non lo virgoletto e mi assumo la responsabilità se qualcosa di riportato non fosse corretto):

1 dicembre 2013

L'arte di ascoltare secondo Plutarco

Vivendo nell'era della comunicazione globale, frenetica, istantanea, ho pensato di fermarmi un attimo a ricordare com'era diversa la comunicazione migliaia di anni fa. Per farlo ho preso un grande classico di quasi duemila anni fa: L'arte di ascoltare di Plutarco, un brevissimo (si legge in meno di un'ora) discorso scritto per un giovane che sta per accostarsi all'apprendimento della filosofia.

I consigli sono assolutamente attuali, eccoli:
La natura, si dice, ha dato a ciascuno di noi due orecchie ma una lingua sola, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare
Questa riassume buona parte dei consigli: ascoltare molto, con attenzione, parlare di meno e solo dopo aver ascoltato. 

24 novembre 2013

Più sbagli meno sbagli

Concetto base e relativo grafico:
Quando hai poca esperienza fai più errori, è normale.
Man mano che l'esperienza aumenta ne farai sempre meno, ed aumenta la possibilità di riuscire. 
In ogni caso, non potremo mai essere assolutamente sicuri di non fare errori e quindi di avere la riuscita assicurata.

13 novembre 2013

Scrivere bene e farsi capire meglio

writing that works - la mia copiaDopo aver scritto il post su come scrivere secondo David Ogilvy, mi sono prontamente procurato i compiti per casa, ordinando una copia di "Writing that works" (qui versione kindle) di Roman/Raphaelson, che figura al punto primo della lista. La raccomandazione di Ogilvy è di leggerlo per tre volte e l'ho presa per buona (ok, no: l'ho letto solo UNA volta). 

Dopo averlo finito, sono d'accordo: tutti dovrebbero leggero. Magari non tre volte, ma una con attenzione si. La foto è quella della mia copia e le linguette che saltano fuori sono solo alcuni dei segnalibro di consultazione più frequente. E' un libro piacevole da leggere, scritto con parole semplici (e ci mancherebbe) e fa anche sorridere quando parlando della comunicazione elettronica dimostra la sua età: la prima edizione è del 1981, la terza edizione che ho letto è del 2001. 

Alcune cose che questo libro mi ha insegnato, o alcuni puntini che avevo già e che ho unito dopo averlo letto: